Gran Bretagna e Irlanda sono alcune delle mete più interessanti di tutta l'Europa per chi viaggia in camper, ma l'esperienza di chi c'è stato porta a considerarle anche delle mete non sempre facili rispetto a tanti altri Paesi considerati ''più ospitali'', e questo per vari motivi. Il primo di essi, sicuramente il più gravoso, è l'ancestrale riluttanza soprattutto degli inglesi ad accettare un turismo ''in libertà'' non codificato da regole vincolanti come quelle relative al pernottamento: è difficile trovare parcheggio, e anche laddove ve ne sono di smisurati, spesso l'ingresso è sbarrato per impedirvi l'ingresso ai veicoli di altezza superiore ai due metri; e in ogni caso nella quasi totalità dei casi non sono accessibili giorno e notte; inoltre, non esistono in pratica aree attrezzate per camper in nessuna delle nazioni delle due isole e i campeggi (quelli che accettano i turisti itineranti e non solo le roulotte stanziali dei ''residenti'') sono strutturati soprattutto per le esigenze di chi viaggia con la roulotte al seguito; solo negli ultimi anni, infatti, anche alcuni dei campeggi più piccoli si sono dotati di un punto di scarico per le acque grigie, prima inesistente perfino nei camping più grandi! Ma anche le strade, comprese quelle principali, non sono costruite con gli stessi standard delle altre nazioni dell'Europa: sono molto più strette, tendono spesso ad allargarsi e a restringersi senza alcuna logica, anche quando dappertutto si stagliano prati verdi a perdita d'occhio, e quindi viaggiare su un mezzo largo come un camper può risultare pericoloso. E poi c'è l'enigma Brexit, con tutto il suo carico di perplessità. E quindi che fare? Rinunziare al viaggio al di là della Manica? Ma niente affatto...
Questa guida vi accompagnerà nel vostro viaggio al di là della Manica cercando di prepararvi al modo di vivere e pensare di inglesi, scozzesi, gallesi o irlandesi (che talvolta per i camperisti può anche essere abbastanza ostico), proponendovi itinerari di scoperta dove a città famosissime si alterneranno luoghi semisconosciuti che anche noi abbiamo trovato strada facendo solo parlando con la gente e seguendo i loro consigli (luoghi di cui magari nessun'altra guida fa cenno); cercheremo di darvi una mano a entrare in contatto con le tradizioni e la storia di questi popoli che anche fra loro sono - e si considerano - molto diversi, pur avendo una comune base culturale (e in linea di massima anche linguistica).
Fra l'altro, va subito chiarito che inglesi, gallesi, scozzesi e irlandesi (del nord e del sud) non sono affatto lo stesso popolo; tant'è che ciò che noi chiamiamo impropriamente ''isole britanniche'' comprende quattro nazioni in due stati: il Regno Unito (United Kingdom), con Inghilterra, Galles e Scozia, che fanno parte dell'isola della Gran Bretagna, e una piccola parte dell'Irlanda del nord, che erroneamente viene denominata Ulster (delle nove Contee storiche dell'Ulster, infatti, solo sei fanno parte del Regno Unito); e la Repubblica d'Irlanda (éIRE) comprendente tutte le altre ventisei Contee dell'isola di Irlanda. E anche dal punto di vista linguistico, fermo restando che l'inglese è parlato all'interno di quest'area anche da chi non è inglese e che la lingua d'Albione è comunque la lingua nazionale della Gran Bretagna, esiste una stretta parentela fra l'irlandese, lo scozzese e il gallese, tutte lingue del ceppo gaelico di cui le popolazioni locali sono gelosissime custodi, al pari del bretone al di là della Manica parlato in Bretagna.
Nemmeno chi afferma di conoscere bene Londra, città comunque tentacolare, multirazziale e multiculturale (non solo in relazione ai sobborghi compresi nella Great London), potrà in effetti dire di conoscere la stessa Inghilterra, ben diversa per stili e tradizioni già a poche decine di chilometri dalla capitale, con alcune delle sue cittadine che conservano un aspetto ben più british della stessa Londra; immaginiamoci quanto grandi possano essere le differenze tra la capitale inglese e le Highlands scozzesi o alcune località del Galles o, ancor di più, dell'Irlanda.
Ma tante scoperte ed emozioni vi aspettano nel corso delle esplorazioni della Gran Bretagna e dell'Irlanda, a partire dalle ''emozionanti'' strade - decisamente strette - che spezzano in poco più di quattro metri di larghezza totale le sconfinate praterie adiacenti, da percorrere of course con la famigerata guida a sinistra; per non parlare degli scenari naturalistici di grande bellezza in cui il cielo sempre mutevole si riflette sui laghi o sulle infinite distese di prati color smeraldo ''popolate'' da pecore e mucche; o come le facciate multicolori delle case a graticcio o le svettanti sagome delle cattedrali gotiche, o ancora come i castelli e le rovine delle abbazie che si innalzano come un monito proveniente dal passato; per non parlare delle vetrine in cui occhieggiano le scatole di the o i pregevoli maglioni delle Aran o le sciarpe nei colori dei clan scozzesi.
Fumo di LondraLa Contea del Kent e la capitale britannicaIl primo itinerario, di circa 150 chilometri, è dedicato alle atmosfere del Kent, territorio sospeso nel verde e incorniciato dal mare, da Dover, principale porto di accesso alla Gran Bretagna per chi vi giunge dal continente europeo, a Deal, da Canterbury a Rochester, nonché alle suggestioni di Londra, smisurata metropoli che incarna perfettamente l'identità nazionale inglese, con il suo culto per la monarchia e l'amore per le tradizioni, pur in mezzo alle mille contraddizioni della sua poliedrica realtà multirazziale. La visita di Londra è completata da quella di alcuni dei suoi più importanti sobborghi nell'area della Greater London, da Greenwich a Kew, da Hackney a Dalston, tutti raggiungibili con la metropolitana londinese o con i treni suburbani che partono dalla Victoria Station o con i battelli che fanno servizio sul Tamigi.
La Penisola del ventoL'Inghilterra meridionale e la CornovagliaTra borghi marinari di grande fascino, cattedrali gotiche e coste battute inesorabilmente dal vento si dipana il secondo itinerario che tocca tutta l'Inghilterra meridionale, dal Sussex al l'Hampshire, dall'Avon al Somerset fino alla punta estrema della penisola della Cornovaglia. Si parte da Rye e in poco più di 700 chilometri si toccano Hastings, Brighton, Chichester, Winchester, Salisbury, Stonehenge, Bath, Wells, Glastonbury, Taunton, Exeter, il Parco Naturalistico di Dartmoor, quindi Tintagel, Newquay, St. Ives, Marazon con l'isolotto di St. Michael e infine Land's End.
Il Galles, la terra dei castelliCardiff, la capitale gallese, con i suoi dintorni è il punto di inizio di questo terzo itinerario, dedicato al Galles, la penisola tutta protesa sull'Atlantico nell'estremità sud-occidentale della Gran Bretagna, che conserva gelosamente storia e tradizioni del suo passato dando un senso politico alla sua autonomia nazionale. Si parte da Caerlaon e, dopo aver toccato il Castello di Caerphilly e il borgo di St. Fagans, si visitano Cardiff, Margam, Swansea, Tenby, Pembroke, Newgale, St. David's, Fishguard, Cardigan, Aberystwyth, il Parco Naturalistico di Snowdonia, quindi Caernarforn, l'isola di Anglesey con Beaumaris, e infine Conwy e Llandudno (600 chilometri).
Nel cuore della vecchia InghilterraL'Inghilterra occidentaleÈ dedicato tutto alla scoperta dell'Inghilterra occidentale, da sud a nord, questo itinerario, alla ricerca dei simboli e dei miti della cultura ''old English'', dal Castello reale di Windsor ai celebri college di Oxford, dalle aggraziate città come Stratford-upon-Avon e Chester a Liverpool, patria dei Beatles, fino al Lancashire e alla Cumbria in un mix di grande interesse. Si parte da Windsor e in 560 chilometri complessivi si toccano, nell'ordine, Oxford, Stratford-upon-Avon, Worcester, Ludlow e Chester; si arriva quindi a Liverpool e quindi a Lancaster per poi sfiorare la Cumbria per raggiungere il Lake District con Kendal e Windermere.
Sulle orme degli antichi romaniL'Inghilterra orientale e il Vallo di AdrianoIl nostro viaggio all'interno dell'Inghilterra si conclude con questo lungo itinerario di circa 800 chilometri che, partendo dalla Contea dell'Essex, sale verso nord toccando lungo la parte orientale dell'isola britannica il Cambridshire, il Lincolnshire e lo Yorkshire fino a Durham per poi seguire da est a ovest il Vallo di Adriano fino a Carlisle alla ricerca delle principali aree archeologiche romane. Si parte da Colchester e si toccano Lavenham, Bury St. Edmunds, Cambridge, Peterborough, Leicester, Lincoln, York, Ripon, Fountain Abbey, Barnard Castle, Durham e il Parco-Museo di Beamish; quindi, partendo da Newcastle-upon-Tyne, si segue il Vallo di Adriano toccando Corbridge, Hexham, Chesters, Carrawburgh, Housesteads (Vercovicium), Chesterholm (Vindolanda), Greenhead, Birdoswald e si giunge infine a Carlisle.
Il fascino della Scozia orientaleGli Scottish Borders, Edimburgo, la costa del Mare del Nord, la Valle dello Spey e le Grampian MountainsIl primo dei due grandi itinerari (670 chilometri) che dedichiamo alla Scozia ha inizio dagli Scottish Borders, l'area di confine con l'Inghilterra a nord dello storico Vallo di Adriano, e da Edimburgo; si prosegue lungo la costa orientale del Mare del Nord fino ad Aberdeen; quindi si punta verso lo Speyside, la zona dove si concentrano il maggior numero di distillerie del famoso schotch whisky, e infine si ridiscende verso sud fra le Grampian Mountains. La prima tappa è a Jedburgh, quindi si toccano l'Abbazia di Melrose, Abbotsford House, Roslin ed Edimburgo; quindi ci si dirige a St. Andrew, Perth, Dundee, al Castello di Glamis, a Stonehaven con il Castello di Dunnottar e ad Aberdeen; da qui ci si sposta nella Valle dello Spey per visitare Keith con le distillerie Strathisla-Chivas, Fochabers con il Baxter Highland Village, Elgin, Rothes con le distillerie Glen Grant, Craigellachie con le distillerie Macallan, Dufftown con le distillerie Glennfiddick e Ballindalloch con le distillerie Glenlivet; infine si scende verso sud nell'area delle Grampiann Mountains ad Aviemore, Kingussie, al Castello di Blair e Pitlochry.
La Scozia occidentale fra Lowlands e HighlandsLa costa dell'Ayrshire, Glasgow, Stirling e il Trossachs National Park, il Loch Linnhe, il Loch Ness e la punta delle HighlandsFra le Lowlands, le ''terre basse'', e le Highlands, le ''terre alte'', si sviluppa questo secondo itinerario dedicato alla Scozia che, partendo dalla costa del North-Chanel fra Gran Bretagna e Irlanda, prosegue per Glasgow, il Loch Ness e Inverness, fino a raggiungere le estreme propaggini delle frastagliate coste settentrionali britanniche. Nei circa 700 chilometri complessivi del percorso si visitano Cairnryan, Girvan, il Castello di Culzean, Alloway, Ayr, Glasgow, Stirling, il Loch Lomond and The Trossachs National Park con l'Inchahome Priory, Aberfoyle, Killin e Tyndrum, quindi Oban, Fort William, Fort Augustus, Drumnadrochit e il Castello di Urquhart, Inverness, Golspie e il Castello di Dunrobin, Wick, John O'Groats, il Castello di Mey, Capo Dunnet e Thurso.
Lungo il Mare d'IrlandaIl territorio orientale della Repubblica d'IrlandaIl primo itinerario irlandese si svolge lungo la costa orientale dell'isola, per circa 290 chilometri, da Wexford verso nord fino a Dublino e poi verso l'interno per esplorare alcuni siti archeologici, come Newgrande e Monasterboice. Le località descritte sono Rosslare, principale porto di sbarco nell'éIRE sia per chi proviene dalla Francia sia per chi giunge dall'Inghilterra, e poi Wexford, Ferrycaryg, Ennischorty, il grande sito monastico di Glendalough, Bray, la capitale Dublino, quindi Trim, l'area archeologica di Newgrange e di Knowth, Drogheda, l'Abbazia di Mellifont e il sito monastico di Monasterboice.
L'altra IrlandaL'Irlanda del NordIl secondo itinerario nell'isola di Irlanda è tutto dedicato all'Irlanda del Nord, che com'è noto è una Provincia del Regno Unito. Una terra tutta da scoprire, dai numerosi contrasti, con la capitale Belfast, le suggestive scogliere a picco sull'oceano, la più antica distilleria legale di whiskey e i sofferti murales politici di Londonderry, a ricordo della sanguinosa guerra civile che ha contrapposto per anni repubblicani e unionisti. Le località toccate sono: Armagh, Belfast, Holywood, Carrickfergus, Antrim, Ballymena, Ballycastle, l'area naturalistica del Giant's Causeway, Bushmills, il Castello di Donluce, Portrush e Londonderry (in totale 320 chilometri).
Natura e storia nelle terre gaeltachtIl territorio nord-occidentale della Repubblica d'IrlandaIl tragitto, di circa 550 chilometri, copre la costa nord-occidentale e una parte del territorio centrale dell'Irlanda. Coste frastagliate, insenature che si incuneano sulla terraferma per chilometri e villaggi gaeltacht, in cui si parla il gaelico, fanno da cornice nella prima parte dell'itinerario alla suggestiva Wild Atlantic Way e all'area del Connemara, due gioielli naturalistici della costa atlantica; quindi da Galway si piega verso l'interno alla scoperta delle antiche piazzeforti militari e del sito monastico di Clonmacnoise. Le località descritte sono: Glenkolumbkille, Killibegs, Donegal, Bundoran, Sligo, Rosses Point, l'area megalitica di Carrowmore, Westport, Leenane, la Kylemore Abbey, il Connemara National Park, Clifden, il Castello di Aughnanure, Galway, Athenry, Athlone e infine il sito monastico di Clonmacnoise.
Profumo d'oceanoIl territorio sud-occidentale della Repubblica d'IrlandaIl penultimo itinerario della guida è dedicato all'Irlanda sud-occidentale, fra la Contea di Claire, quella di Limerick, la penisola di Dingle e il Kerry. Si parte dal Castello di Dunguaire e si toccano i villaggi di Kinvarra, Lisdoonvarna e Doolin, quindi si giunge all'area naturalistica delle Cliff of Moher; si prosegue per Ennis, l'Abbazia di Quin, il Castello di Knappogue, il centro megalitico di Craggaunowen, il Bunratty Castle col suo museo etnografico all'aperto, la città di Limerick, i villaggi di Adare e Blennerville, Dingle con l'Oratorio di Gallarus e la sua penisoletta, Killarney, con il Killarney National Park con il Ross Castle, la Muckross Farm, la Muckrose Abbey e il Priorato dell'Innisfallen Island (in totale 420 chilometri).
Alla scoperta dell'Irlanda meridionaleLe Contee di Cork, di Kilkenny e di WaterfordL'itinerario descrive in circa 250 chilometri la zona meridionale dell'Irlanda, tra le Contee di Cork, Kilkenny e Waterford, con la visita di colorate cittadine, musei folcloristici, Castelli e Abbazie in rovina, attraverso strade statali e secondarie anche assai strette e dal manto stradale talora discontinuo. Le località descritte sono nell'ordine: Kinsale, il Castello di Blarney, Cork, Cahir, Cashel, Kilkenny, l'Abbazia di Jerpoint, Waterford, Tramore e New Ross (in totale 320 chilometri).