La Spagna e il Portogallo, i due stati a cui è dedicata la seconda edizione della guida "Obiettivo Penisola Iberica", sono collocati nell'estremità occidentale del continente europeo; sono due stati ai quali tuttavia non corrispondono però due sole realtà nazionali, quanto meno in Spagna: qui sono quattro le aree storiche e sociali che sono confluite in un unico stato: oltre alla Castiglia, che è il cuore della Spagna, anche la Catalogna, il Paese Basco e la Galizia, ciascuna con lingua e cultura autonoma, il che ha portato il governo centrale spagnolo a doversi spesso misurare con i loro esponenti, e non sempre in modo pacifico, in particolare per quanto riguarda il Paese Basco e più di recente con la diatriba per l'autonomia della Catalogna.
In ogni caso la Spagna è un crogiolo di realtà diverse, ognuna più affascinante dell'altra, dalla esotica Andalusia, perfetto incontro tra Africa ed Europa (come testimoniano le splendide moschee trasformate in Cattedrali e i possenti Alcázar), al suggestivo Camino de Santiago, che ripercorre tra borghi sonnolenti e splendide città un pellegrinaggio ultrasecolare verso la tomba dell'Apostolo Giacomo, dall'esuberante Castiglia, con le sue vivaci città ricche di movida, alla Mancha, teatro delle gesta di Don Chisciotte; e così via, in un crescendo di scoperte tutte da assaporare.
Non meno intrigante è il Portogallo, che tramanda ancora oggi i fasti dell'era degli esploratori che dalle sue coste partivano alla volta delle Americhe e dell'Africa, portando in patria tonnellate di oro di cui ancora riflettono il luccichio le sue decoratissime chiese, per non parlare del fascino degli azulejos, racconti in bianco e blu delle gesta nazionali.
I colori dell'arteLa Catalogna costiera con la Costa Brava e BarcellonaLa costa e l'immediato entroterra della Catalogna, con la Costa Brava e i tesori di Barcellona, fanno da filo conduttore in questo itinerario alla scoperta della prima delle numerose realtà "nazionali" del territorio spagnolo, all'interno della quale soffiano sempre più forti i venti dell'agognata indipendenza dal governo di Madrid. Il titolo che abbiamo dato a questo itinerario è legato al fatto che il territorio catalano è stato la culla o ha ospitato numerosi maestri del calibro di Pablo Picasso, Salvador Dalí, Joan Miró e Antoni Gaudí, che hanno lasciato a Barcellona, così come in diverse altre località minori vicine, numerose testimonianze del loro genio. Le località descritte nei circa 260 chilometri di questo itinerario sono: Figueres, l'Abbazia di Vilabertran, il Castello-Museo di Peralada, Castellò d'Empùries, il Parc Natural dels Aiguamolls de l'Empordà, Cadaqués, Girona, Lloret de Mar, Tossa de Mar e Barcellona.
Dai Pirenei al MediterraneoIl Principato di Andorra, la Catalogna interna e la Regione di ValenciaDai passi pirenaici di Andorra all'entroterra catalano di Lleida fino alle mediterranee Tarragona e Valencia questo secondo itinerario, di circa 580 chilometri, propone città e piccoli borghi di grande fascino, non sempre mete ambite dal turismo di massa. Si parte dal Principato di Andorra, con le sue "Parrocchie" e la capitale La Vella, per poi scendere verso la parte interna della Catalogna con Seo d'Urgell (il cui Vescovo è da secoli anche il co-Principe di Andorra), Ponts, Cubells, Balaguer, Lleida, il Monastero di Poblet, Montblanc, Tarragona, Tortosa, e raggiungere infine la Regione di Valencia con la visita di Peniscola, Sagunto e ovviamente la stessa città di Valencia con la sua futuristica Ciutat de les Arts i les Cíences.
La Spagna che non ti aspettiL'Aragona, la Navarra, il Paese Basco e la costa della CantabriaIl terzo itinerario attraversa quattro Regioni della Spagna nord-orientale con caratteristiche del tutto particolari, data anche la storia secolare che le contraddistingue. È un viaggio in una Spagna decisamente diversa dai soliti stereotipi, in particolare per quel che riguarda la Navarra e il Paese Basco, due Comunità Regionali che hanno lottato per secoli per ottenere la maggiore autonomia possibile dallo stato centrale a causa delle diverse radici storiche e culturali che le rendono una sorta di isola con una propria lingua, cultura e civiltà ben lontane dal resto della Spagna. Si parte da Saragozza e, in 560 chilometri, si toccano Tudela, Olite, Pamplona, San Sebastián, il Santuario di Sant'Ignazio di Loyola a Azpeitia, l'Eremo di Santa María La Antigua a Zumárraga, il Santuario Mariano di Arantzazu, Bilbao, Santander, quindi Santillana del Mar e il vicino Parco Archeologico di Altamira.
Sulle orme degli antichi pellegriniIl Camino de Santiago fra L'Aragona, la Navarra, la Rioja, la Castiglia e León e la GaliziaIl "tradizionale" Camino de Santiago (ne esistono in effetti alcune varianti) si sviluppa per circa 850 chilometri nella Spagna settentrionale su strade nazionali o strade locali partendo dal Col de Somport, sui Pirenei al confine fra Francia e Spagna, fino a Santiago de Compostela. Partendo dall'Aragona, il Camino attraversa quindi varie Regioni spagnole (la Navarra, la Rioja, la Castiglia e León e infine la Galizia), lambendo anche il Paese Basco e le Asturie. Nel corso di questo lungo tragitto sono davvero molte le località anche minori del Camino; quelle da noi visitate sono Jaca, Santa Cruz de la Jeros, il Monastero di San Juan de la Pena, il Castello di Xavier, Sanüesa, il Monastero di San Salvador de Leyre, Puente de la Reina, Estella, Torres del Rio, Logroño, Santo Domingo de la Calzada, Burgos, Castrojeriz, Fromista, Carrion de los Condes, Sahagun, León, Astorga, Ponferrada, Villafranca del Bierzo, Pedrafita do Cebrero, Melide e infine Santiago de Compostela, dove si venera la tomba dell'Apostolo Giacomo; ma, com'è tradizione per molti pellegrini, l'itinerario non si conclude a Santiago ma prosegue fino all'Oceano Atlantico, toccando ancora Muxia e infine Cabo Finisterre (quindi per altri 130 chilometri).
Nel cuore della CastigliaLa Castiglia e Leòn e la Comunità di MadridIl percorso si snoda nel cuore della Spagna, a caccia dei tanti tesori del Patrimonio Unesco che custodiscono la Regione della Castiglia e León e la Comunità di Madrid, a partire da Salamanca e Ávila proseguendo poi per Segovia, Madrid e le residenze reali limitrofe alla capitale, in una carrellata di meraviglie tutte da scoprire. Le strade da percorrere sono ottime statali o tratti autostradali soltanto in parte a pedaggio. Le località descritte sono: Salamanca, Ávila, Segovia, la Granja de San Idelfonso, il Monastero di San Lorenzo de El Escorial, Madrid e Aranjuez (circa 350 chilometri).
I silenzi della ManchaToledo e la strada di Don Chisciotte nella Castiglia-ManchaL'itinerario si sviluppa per poco più di 220 chilometri nell'altopiano della Mancha, a sud di Madrid, partendo dall'antica capitale araba Toledo, su strade poco trafficate spesso dritte come lame di coltello e fiancheggiate da campi di grano e vigneti a perdita d'occhio. La visita di Toledo è irrinunciabile per chiunque voglia visitare la Spagna, dato che si tratta di una città-museo; dopo Toledo inizia invece un percorso letterario nelle località toccate dall'hidalgo Don Chisciotte nel corso delle sue avventure scritte dal grande Cervantes. Oltre a Toledo, le località descritte nell'itinerario sono Consuegra, Puerto Lapice, Campo de Criptana, El Toboso, Mota del Cuervo e Belmonte.
Suggestioni morescheL'AndalusiaIl percorso si snoda per circa 600 chilometri nella parte sud-occidentale della Spagna, la ricca Andalusia dove maggiori sono le testimonianze della lunga dominazione araba nel medioevo, lungo strade a scorrimento veloce, qualche tratto autostradale, ma anche stradine di alta collina. Oltre alle città più famose di questa regione, percorreremo anche alcune strade interne alla scoperta dell'Andalusia "minore", visitando anche alcuni dei "Pueblos Blancos" che testimoniano con i loro silenzi il volto più autentico della Spagna interna. Le località toccate sono: Cordova, Carmona, Siviglia, Jerez de la Frontera con la Cartuja de Santa María de la Defensión, Arcos de la Frontera, El Bosque, Grazalema, Ronda, Malaga e infine Granada.
Rapsodia in bianco e bluIl Portogallo settentrionale con la Regione del Douro e PortoIl tragitto si snoda nella parte centrale della nazione lusitana, in un'area interna a sud di Porto e a nord di Lisbona, toccando in 380 chilometri le Regioni della Beira e del Ribatejo, oltre che le propaggini settentrionali dell'Estremadura. Qui andiamo a caccia di tanti luoghi iscritti nel Patrimonio Unesco toccando non solo belle città ma anche borghi murati, monasteri ricchi di storia e Santuari meta di ferventi pellegrinaggi. Si parte da Viseu e si toccano Coimbra, Tomar, Fátima, Batalha, Alcobaça, Óbidos, Peniche e il Bacalhôa Buddha Eden Park a Carvalhal.
Incanto lusitanoLa Bejra e il RibatejoIl tragitto si snoda nella parte centrale della nazione lusitana, in un'area interna a sud di Porto e a nord di Lisbona, toccando in 380 chilometri le Regioni della Beira e del Ribatejo, oltre che le propaggini settentrionali dell'Estremadura. Qui andiamo a caccia di tanti luoghi iscritti nel Patrimonio Unesco toccando non solo belle città ma anche borghi murati, monasteri ricchi di storia e Santuari meta di ferventi pellegrinaggi. Si parte da Viseu e si toccano Coimbra, Tomar, Fátima, Batalha, Alcobaça, Óbidos, Peniche e il Bacalhôa Buddha Eden Park a Carvalhal.
Il finis terrae d'OccidenteLisbona e la costa atlantica della Estremadura attorno alla capitaleA farla da padrona qui è la capitale portoghese Lisbona, con il suo fascino retrò e i suoi straordinari musei, ma anche le località sulla costa atlantica o nell'immediato entroterra attorno alla stessa capitale, situate nel punto più occidentale del continente europeo, a cui viene dedicato ampio spazio. Si parte da Mafra e in poco più di 150 chilometri si toccano Sintra, Cabo da Roca (che, per l'appunto, è il sito più occidentale dell'Europa), Cascais ed Estoril, e infine la capitale Lisbona.
Profumo di OceanoL'Alentejo e l'Argarve nell'estremo sud del PortogalloL'ultimo degli undici itinerari della guida è dedicato alle due estreme Regioni meridionali del Portogallo, l'Alentejo e l'Algarve, e si sviluppa con un lungo percorso a forma di zeta che partendo da Setúbal, sull'Atlantico, penetra all'interno del Portogallo meridionale fin quasi al confine con la Spagna per poi dirigersi all'estrema punta sud-occidentale della nazione lusitana e da qui proseguire lungo la costa atlantica dell'Algarve verso est. In circa 750 chilometri si visitano Setúbal, Arraiolos, Estremoz, Vila Viçosa, Évora, Portel, Beja, São Tiago do Cacém, Sines, Sagres, Lagos, Silves, il Parco delle Sculture di Sabbia a Pêra, Albufeira, Loulé, Faro, il Parco Natural de Ria Formosa e Tavira.